ALLORA BLU: gennaio 2014

domenica 26 gennaio 2014

Presentazione del libro a L'OrablùBar

Editore, curatori e autori del libro ringraziano tutti quelli che hanno partecipato al riuscitissimo appuntamento di venerdì 24 a L'OrablùBar di Bollate dove è stato ufficialmente presentato La testa nel pallone.
Un grazie particolare a: Sergio Giuntini che ha introdotto la serata, Giorgio Fenino che ha presentato serata e autori leggendo anche gli incipit dei racconti del libro, L'Associazione Culturale L'Orablù per l'organizzazione e il supporto, Radiopanesalame che ha registrato in presa diretta le voci e tutte le emozioni del numeroso pubblico presente.
Vi lasciamo con la registrazione di RPS e alcune immagini.
Rimanete sintonizzati su questo blog per seguire i prossimi aggiornamenti.

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mercoledì 22 gennaio 2014

Il giorno edizione Rho Bollate martedì 21 gennaio 2014

domenica 19 gennaio 2014

Prima presentazione del libro: venerdì 24 gennaio

Autori e curatori del libro, insieme all'associazione culturale L'Orablù, stanno organizzando la prima presentazione del libro che avverrà venerdì 24 gennaio presso i locali de L'OrablùBar di Bollate. Nel frattempo si fanno foto che verranno pubblicate su Il Giorno e interventi radiofonici grazie a Radiopanesalame, la web radio ufficiale de L'Orablù.

martedì 7 gennaio 2014

L'intervista a Radio Sportiva

Venerdì 3 gennaio Maurizio De Filippis, curatore del libro, è stato intervistato ai microfoni di Radio Sportiva. Ecco la registrazione della chiaccherata. Buon ascolto.

domenica 5 gennaio 2014

Il poster de La testa nel pallone

Ecco a voi in anteprima l'immagine che verrà usata per le locandine di presentazione del libro.

I racconti contenuti in questo volume non rientrano in un ben definito genere letterario anche se, per il tipo di linguaggio utilizzato e per la natura dei temi trattati, potrebbero considerarsi vicini a una forma di letteratura “fantasportiva”. Lo sport ha dietro di sé una lunga storia fortemente radicata nel nostro immaginario collettivo. L’attività sportiva, nella sua dimensione sociale ed educativa, rappresenta un tòpos letterario irreale e tangibile allo stesso tempo. Un luogo immaginario e “incantato” in cui i sogni adolescenziali, le aspettative dell’età adulta e le differenti vicende soggettive si armonizzano e si concretizzano sino a formare un insieme stratificato di storie che, se convenientemente esaminate, rivelano lo stretto legame esistente tra memoria collettiva, identità personale e passione individuale. L’oggetto del presente lavoro è il tentativo di stabilire un dialogo fatto di ricordi, racconti e cronache “minime” con tutti coloro che hanno condiviso l’esperienza formativa di una “vita” vissuta correndo dietro a un pallone o praticando uno sport. In un’epoca in cui le logiche economico-organizzative globali sembrano prevalere sugli aspetti puramente culturali, sociali, ludici ed educativi dello sport, occorre ricordare con Eduardo Galeano che, “per quanto i tecnocrati lo programmino, per quanto i potenti le manipolino”, il calcio e, più in generale, le discipline sportive, continuano a essere “l’arte dell’imprevisto. Dove meno te l’aspetti salta fuori l’impossibile, il nano impartisce una lezione al gigante, un nero allampanato e sbilenco fa diventar scemo l’atleta scolpito in Grecia”.